Un corpo in stand-by.
Immobile per colpa del virus, il "nemico" invisibile.
Un corpo non ascoltato e messo a tacere.
Un corpo in stand-by e una mente iperattiva.
Il disequilibrio che sta travolgendo l'uomo è molto più pericoloso di un virus.
E' la manifestazione della dissociazione corpo-mente.
Un corpo in stand-by ci rende alberi senza radici.
Vulnerabili alle intemperie, incapaci di stabilità e discernimento.
Il filtro sensoriale non limita più la mente.
Un corpo in stand-by ci rende alberi dalla chioma enorme.
Alberi spogli, i cui rami, rinsecchiti dall'assenza di linfa vitale,
si piegano ai venti della manipolazione.
Un corpo in stand-by ci allontana dalla nostra umanità
congelandoci in un inverno senza fine
proprio quando all'esterno la natura riprende a fiorire.
Un corpo in stand-by ha perso il suo ritmo
e la sua spontaneità.
Ha perso la libertà di muoversi e trasformarsi.
Un corpo in stand-by
è la fotografia più autentica di quanto stiamo vivendo.
Ci stiamo trasformando in automi.
Questa riflessione segue quelle espresse nei seguenti post:
L'immunità di gregge
Ho paura di vivere
Il virus è dentro di noi
Donatella Coda Zabetta
Foto di LJ da Pexels
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