Il nostro corpo è paziente e flessibile. Si allarga fiducioso con i nostri strapazzi e si stringe oltre ogni limite in seguito a diete allucinanti. La sua proverbiale pazienza resiste alla nostra mancanza di rispetto nei suoi confronti fino al cedimento strutturale. Il corpo ci lancia qualche educato segnale nel frattempo e a seguito della nostra noncuranza azzarda qualche dardo infuocato per attirare la nostra attenzione. Spesso senza ottenere alcun risultato. Al che si rompe anche lui, in tutti i sensi.
Abbiamo dimenticato la priorità del rispetto verso noi stessi, il nostro corpo, gli altri.
E in un mondo di strapazzi, di dardi infuocati e di parole a vanvera assistiamo inerti alla graduale distruzione della bellezza.
Oggi post polemico. Permettetemelo. Ogni tanto devo dar voce alla tristezza.
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