"Se siamo ancora presi dalla vecchia idea di un'antitesi esistente tra mente e materia, lo stato di cose attuale rappresenta una contraddizione intollerabile, che può persino dividerci da noi stessi. Ma se possiamo conciliarci con la misteriosa verità che lo spirito è il corpo vivente visto dall'interno, e che il corpo è la manifestazione esteriore dello spirito vivente, dato che le sue cose sono in realtà una cosa sola, allora possiamo comprendere perchè avviene che il tentativo di trascendere l'attuale livello di coscienza debba dare al corpo quel che gli è dovuto. Vedremo anche che la fede nel corpo non può tollerare una visione che neghi il corpo in nome dello spirito."
Carl Jung - Modern Man in Search of a Soul
New York, 1933
"Ho fede nel corpo" rappresenta una frase su cui riflettere in profondità.
In assenza della fede si deve avere il controllo. E abbandonarsi con fiducia al proprio corpo e alla sua spontaneità fa paura. L'ego gioca un ruolo importante in questo passaggio: il sentirci impotenti ci spaventa. L' irrazionale paura scatenata dall'idea di lasciare il comando al corpo ci terrorizza perchè presuppone la rinuncia consapevole al controllo. Il corpo potrebbe svelare chi siamo, al di là delle barriere sapientemente costruite negli anni per difenderci dalle nostre debolezze e dalle nostre paure. Il corpo potrebbe tradire la nostra rabbia repressa, la nostra tristezza, le nostre emozioni trattenute, la nostra presunzione, disgregando quell'illusoria facciata fatta di sorrisi e di compromessi.
"Ho fede nel corpo" rappresenta una frase su cui riflettere in profondità.
Soprattutto quando ci siamo allontanati così tanto dal corpo da dividerci da noi stessi.
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