Mi guardo intorno e osservo le infinite possibilità di movimento del mio corpo.
Scelgo di stare e ascoltarmi.
Immediatamente prende spazio la tensione al movimento.
La trasformo in raccoglimento e scopro il disagio che la dirige.
Provo a immergermi in quella tensione, in quella rigidità che mi induce a scappare.
Mi apro alla sua comprensione:
il dolore non scompare con un movimento inconsapevole.
Disperdere energie non mi porterà a nulla.
Scelgo di stare e ascoltarmi.
Quando prendo coscienza del blocco
inizio a muovermi dolcemente per scioglierlo.
Le infinite possibilità diventano una:
il respiro del movimento, il movimento respira.
Ne IL RITMO DEL CORPO ci si muove con consapevolezza.
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