"Numerosi esperimenti hanno dimostrato che
quando l'interazione tra corpo e ambiente è molto ridotta,
si perde la percezione della realtà.
(Lilly, J.C. , Mental Effects of reductions of Ordinary Levels of Phisical Stimuli
on Intact, Healthy Persons: a Symposium, 1956)
Oggi desidero stimolare uno spunto di riflessione profondo sul nostro modus vivendi. Tra personal computer, cellulari e televisione ci muoviamo sempre meno, pur viaggiando con la mente a gran velocità. Abbiamo sostituito il movimento delle gambe con sms, mail e whatsapp.
Spesso adottiamo posizioni statiche e raramente troviamo nella nostra giornata tempo per una disciplina fisica che ci riporti a contatto con il nostro corpo. Molte attività che un tempo richiedevano l'ultilizzo del corpo (come l'andare a trovare un amico per fare due chiacchiere o il recarsi a fare acquisti o a pagare una bolletta...) ora sono state sostituite dalla comodità di internet, tanto da renderci schiavi del web. A chi non è mai capitato di entrare in panico di fronte a un pc o a un cellulare impallato? Come se non fosse possibile sopravvivere senza ... quando la storia dell'uomo dimostra, al di là di ogni ragionevole dubbio, che lo è.
Un mente sempre più attiva e un corpo sempre più statico ci hanno gradatamente reso ... virtuali.
Abbiamo perso un sano e quotidiano contatto con la realtà e, peggio ancora, con il nostro corpo.
Non lo percepiamo più. Diamo per scontato che ci sia e ci accorgiamo di averlo quando ci mette i bastoni tra le ruote, ammalandosi. Abbiamo congelato la percezione fisica, sostituendola con un mentale sempre più attivo che ha fatto di noi dei robottini informatici.
Oggi propongo la giornata del corpo. Io stessa, dopo la pubblicazione del blog, mi dileguerò nella natura. Chi può faccia altrettanto.
Il grado di sofferenza che emergerà da una scelta di questo tipo, sarà un ottimo spunto di riflessione individuale.
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